Le Community chiamano!
Da sempre, nello sforzo quotidiano di interpretare le tendenze e anticipare i trend, guardiamo fuori dai confini nazionali, alla ricerca dell’ispirazione che ci consenta di accompagnare i nostri clienti verso nuove mete.
Utili gli spunti che abbiamo trovato nella lettura di «Journalism That Stands Apart», il documento diffuso dal New York Times, che ha incaricato una commissione di sette giornalisti di tracciare la rotta del futuro prossimo del quotidiano più influente del mondo. Il titolo dice già molto sulla strada da percorrere: quella di un giornalismo fuori dall’ordinario, capace di fornire al lettore un motivo per sentirsi parte di qualcosa di insostituibile; un giornalismo pensato per far parlare di sé e lasciare il segno.
Se questo è l’obiettivo, qual è la ricetta proposta dal quotidiano diretto da Dean Baquet? Scrivere meno, ma meglio.
«Internet is brutal to mediocrity», recita il documento; per questo bisogna puntare a essere straordinari.
La nuova strategia del quotidiano americano è parte integrante di una tendenza più ampia che sembra interessare il settore media e che, ovviamente, orbita attorno alla pubblicità online: ma dopo anni passati a rincorrere la quantità (numero di click e pagine viste al mese), oggi l’attenzione tende a tornare sulla qualità, con nuovi progetti editoriali che propongono pochi contenuti estremamente curati e per questo particolarmente interessanti per il native advertising.
Un giornalismo dunque che rincorre e asseconda il marketing, rispondendo all’esigenza dei brand di creare community legate da specifici interessi a cui le aziende possano parlare.
Ma è anche nel rapporto con i nuovi media che il giornalismo trova nuove strade, ed è proprio per ottimizzare e migliorare il nostro lavoro di tutti giorni che stiamo leggendo diversi libri sul rapporto tra giornalismo e nuove forme di comunicazione, per approfondire sempre meglio strategie e strumenti, e tra gli ultimi letti vi consigliamo il bellissimo ‘Social Media Journalism’ di Barbara Sgarzi edito da Apogeo.